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Il termine Piano di Accumulo Capitale, conosciuto anche con l’acronimo PAC, indica una tipologia di investimenti finanziari, quali i fondi di investimento o gli ETF (Exchange Traded Funds) che rappresentano un modalità semplice attraverso la quale gli investitori possono imparare a gestire meglio i propri risparmi, traendone anche benefici.
Nella pratica, il risparmiatore che si affida a un Piano di Accumulo di Capitale potrà accedere all’investimento attraverso dei versamenti periodici del suo capitale. Alle quote investite si aggiungono con scadenza regolare delle somme precise, che saranno utilizzate per acquistare o sottoscrivere una serie di strumenti finanziari. Quello che succede nel tempo è che il capitale investito nel piano cresce in modo graduale.
I piani di accumulo sono ideali per chi vuole investire piccole somme e contare su un’entrata sicura. Sono sicuri e vantaggiosi perché investire poco in periodi di tempo prolungati, porta alla fine ad ottenere risultati redditizi.
Quello che succede grazie al PAC è che al capitale accantonato in autonomia si aggiungeranno gli interessi o le cedole che derivano dallo strumento finanziario nel quale è stato effettuato l’investimento, ovvero le quote o le azioni che si acquistano scegliendo questa tipologia di investimento finanziario.
Il modello di investimento dal quale i piani di accumulo derivano è americano e prende il nome di Dollar Cost Average. Si tratta di un piano utilizzato già negli anni ‘50, che partiva dall’idea di investire somme costanti a intervalli di tempo regolari nell’acquisto di azioni. Il consiglio principale per gli investitori era quello di optare per la diversificazione dei titoli, in modo da ridurre i rischi legati alle singole azioni.
La differenza tra il modello del Dollar Cost Average e un piano di accumulo sottoscrivibile oggi consiste nel fatto che nel primo caso si investe in titoli azionari, mentre nel secondo in fondi o in organismi di investimento collettivo del risparmio. Nonostante questa differenza, un consiglio utile quando si è alla ricerca del miglior piano di accumulo è quello di verificare la possibilità di sottoscrivere fondi differenti.
I piani di accumulo sono dunque forme di risparmio basate su investimenti in uno o più prodotti finanziari. Si sceglie il prodotto finanziario nel quale si vuole investire i propri risparmi in maniera periodica (possono essere titoli di stato o quote di fondi comuni d’investimento). Lo scopo del PAC è fare in modo che il risparmiatore possa riuscire a massimizzare i propri risparmi, diluendo gli investimenti nel tempo.
Le somme da versare all’interno di un piano di accumulo sono legate in genere dal proprio reddito e dalla previsione delle proprie spese. Dipendono, in pratica, dalla disponibilità di risparmio di chi vuole investire.
Per quanto riguarda, invece, la durata del piano di accumulo del capitale, la scelta è flessibile e lasciata alle decisioni del singolo. È possibile variare da un periodo di minimo un anno fino a un massimo di 40 anni, ma è consigliabile far durare un piano di accumulo per un periodo medio, superiore ai 6-7 anni.
Ricapitolando, i piani di accumulo sono piani di investimento che mirano a creare capitale in grado di crescere gradualmente nel tempo. Per questo motivo spesso si parla di piani di accumulo per bambini, in quanto questo strumento finanziario è un ottimo metodo per iniziare a mettere da parte del capitale, pensando anche al futuro di un figlio o di un nipote. Tra i punti di forza di un piano di accumulo, annoveriamo:

  • il fatto che è sufficiente avere un conto corrente per aprirlo;
  • la possibilità di poter decidere il valore da versare mensilmente, che può anche essere modificato nel tempo, confermandosi una soluzione ottimale per i risparmiatori che possono permettersi di investire solo piccoli cifre;
  • il vantaggio di poter scegliere più di un fondo comune di investimento in modo da proteggere il capitale dalla volatilità del mercato.
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