La vita è un percorso a tappe: si inizia con la scuola, i primi amori, il lavoro, una nuova famiglia, la casa e per ultima, ma non meno importante, la tanto attesa e bramata pensione. In base all’età e al momento della vita in cui ci si trova nasce spontaneo pensare agli impegni e alle incombenze presenti, senza dare troppo peso alle tappe future.
Questa costante tendenza al rimando delle questioni che sappiamo invece essere importanti per il nostro futuro, anche se ancora lontane nel tempo, vale soprattutto con riguardo “all’oscuro” tema pensionistico che può spesso sembrare irraggiungibile: quante volte abbiamo detto e sentito dire “chissà se ci arriveremo mai”?
Non importa quanto temporalmente lontano sia, pensare alla pensione sin da giovani e soprattutto fin dall’inizio della propria carriera lavorativa può essere strategico per non farsi trovare impreparati e trasformare questo importante traguardo, che spesso genera inquietudine, in qualcosa di bello e piacevole e che, soprattutto, non fa più paura.
Che tenore di vita voglio da pensionato?
Ventenni, trentenni o quarantenni che siate, avete mai pensato a cosa vorreste fare una volta raggiunta l’età pensionabile, allo stile di vita che vorreste condurre? Viaggi, hobby, sport, famiglia e attività ricreative, chi più ne ha e più ne metta.
Riusciremo a permettercelo? Con una pensione pubblica che sarà pari a circa il 40% rispetto all’ultimo reddito per i lavoratori autonomi e liberi professionisti e pari al 70% per i dipendenti, riusciremo a mantenere il tenore di vita desiderato e perché no, magari realizzare anche qualche sogno nel cassetto ancora irrealizzato.
Il primo passo per non farsi trovare impreparati è stimare la propria futura situazione pensionistica pubblica e prendere consapevolezza non solo dell’età di pensionamento ma anche sul gap previdenziale che ci aspetta.
Il gap previdenziale rappresenta la differenza tra ultimo reddito percepito da lavoratori e l’importo della pensione pubblica, quindi la differenza di entrate su cui potremo contare una volta pensionati.
Il tempo e la costanza: i due grandi alleati per la tua pensione di scorta.
Aderendo da giovani a un fondo pensione efficiente e poco costoso sarà possibile, grazie al tempo a disposizione e alla costanza nei versamenti, ottenere molto anche a fronte di versamenti di importo contenuto. Infatti, anche un versamento di 50€ mensili versati con costanza per trenta o quarant’anni in un fondo pensione possono generare un bel risparmio su cui poter contare una volta in pensione.
L’importante è non rimandare e stimare subito la propria situazione pensionistica, scoprire come integrarla grazie alla previdenza integrativa e aderire al fondo pensione più adatto al proprio profilo.
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